Dire addio alla Sindrome di Ulisse

Per molti di noi le vacanze sono finite e anche se al nostro rientro eravamo pieni di buoni propositi, ora ci ritroviamo a fare i conti con le ansie e le preoccupazioni del nostro quotidiano. 902050Angoscia, disorientamento ed inquietudine, sono questi i sintomi di quella che gli esperti chiamano la “Sindrome di Ulisse“che ogni anno colpisce 8 italiani su 10. Sfiduciati e preoccupati per il loro futuro gli italiani al rientro dalle vacanze devono fare i conti con la triste realtà che avevano messo da parte per qualche settimana.

Lo studio condotto dalla Found Comunicazione, usando la metodologia WOA (Web Opinion Analysis), ha raccolto le opinioni di circa 1000 italiani al rientro dalle ferie, rivelando che il 36% non riesce a dormire a causa del lavoro che spesso manca o è precario, il 28% è angosciato dal mutuo della casa il 16% è preoccupato a causa delle spese domestiche. Proprio come l’eroe greco, sembriamo aver perso la bussola, privi di riferimenti precisi sui quali porre le basi per il nostro futuro.

Ma se ci lasciamo prendere la mano da tutte queste paure finiamo per ammalarci quando invece dovremmo contrastare questi stati d’animo dannosi. Curare il nostro spirito aiutandoci con la preghiera si è dimostrato un aiuto molto valido. Secondo gli studi condotti dal professor Harold Koening psichiatra alla Duke University in California, quest’esperienza sembra sia in grado di aiutare coloro che la praticano ad avere una visione del mondo migliore, più ottimistica, dando uno scopo e più significato alla vita.

Molti anni prima dello studio del professor Koenig, la signora Mary Baker Eddy, fondatrice della Scienza Cristiana, aveva sperimentato l’uso della preghiera in molte situazioni difficili. Il suo esempio ed insegnamento ha trasformato le vite di migliaia di persone liberandole da malattie e problemi. Nel suo scritto “Si e No” la signora Eddy parla della preghiera dicendo: “La preghiera non può né cambiare Dio, né adattare i Suoi disegni ai modi mortali; ma può cambiare e li cambia, i nostri modi ed il nostro falso senso di Vita, di Amore e di Verità, elevandoci a Lui. La preghiera fa nuove e scientifiche scoperte di Dio, della Sua bontà e del Suo potere; ci mostra, più chiaramente ciò che noi già abbiamo e siamo, mostrandoci ciò che Dio è”. Questa spiritualità aiuta a ridurre ciò che nuoce, dando speranza e motivazioni, ristabilendo un senso di autocontrollo, cambiando la nostra vita radicalmente, il contrario invece se cercassimo di conformare la spiritualità alla nostra vita, adattandola ai nostri ritmi, in questo modo ci sarebbe di intralcio.

Noi non dobbiamo accettare passivamente le negatività, ma al contrario, aprirci a possibilità di rinnovamento che possono portare grandi benefici, perché è sempre meglio prevenire che curare.

Lascia un commento