Il verde aiuta a guarire ed il contatto con la natura si è rivelata una valida terapia per gli ammalati. Ne sono certi gli studiosi, primo fra tutti il professor Ulrich, dell’Università A&M nel Texas che ha iniziato le sue ricerche sull’argomento più di vent’anni fa, fondando il primo centro interdisciplinare di medicina – architettura. Anche in Italia ci sono validi esempi di “giardini curativi”come quelli dell’architetto Monica Botta o il progetto di Renzo Piano per la “fabbrica della salute” che prevede finestre con vista sul parco in ogni stanza. Il contatto, anche solo visivo, con il verde ha un ruolo terapeutico determinante sui pazienti, tanto da accelerarne la guarigione. A prescindere dal nostro stato di salute, la maggior parte di noi attribuisce al verde delle qualità ristorative.. Il 65% dei pazienti dello studio di Marcus e Barnes hanno scelto una destinazione nel verde per recuperare da forti stress e un 95% ha dichiarato di sentirsi più sollevato, meno ansioso e più equilibrato dopo pochi giorni di permanenza.
Ammirare la natura, gustarne il silenzio e sentirne i profumi fa bene, forse perché la natura con la sua semplicità incontaminata ci predispone alla serenità e al bene, nobilitando i nostri pensieri. La bellezza del creato fornisce uno spazio per uscire da noi stessi, comprendere che siamo interdipendenti e connetterci alla nostra spiritualità.
Ma cos’è il suggestivo splendore della natura se non il riflesso del suo Creatore a cui ogni uomo naturalmente tende? L’uomo, parte della radiosa creazione di Dio è dichiarato buono dal suo Creatore, Spirito che possiede tutto il potere e riempie ogni spazio. Non possiamo percepire la natura e l’essenza della creazione di Dio affidandoci unicamente alla materia e a questo proposito la fondatrice della Scienza Cristiana, Mary Baker Eddy, scrive nel suo testo Scienza e Salute con Chiave delle Scritture “Dobbiamo capovolgere i nostri deboli tentativi – i nostri sforzi per trovare la vita e la verità nella materia – e dobbiamo elevarci al di sopra della testimonianza dei sensi materiali, al di sopra di ciò che è mortale fino all’idea immortale di Dio. Queste vedute più chiare, più elevate ispirano l’uomo a somiglianza di Dio a raggiungere l’assoluto centro e circonferenza del suo essere.”
La signora Eddy era una profonda conoscitrice e studiosa delle meraviglie della natura con la quale amava riconciliarsi durante le sue lunghe passeggiate; secondo lei la materia scompare sotto il microscopio dello Spirito, un universo popolato di esseri spirituali, governati dalla Scienza divina le cui formazioni sono le sole realtà dell’essere.
E’ bello pensare che la natura non dia i suoi frutti in virtù di un potere proprio, ma perché riflesso della Mente che include tutto. In questo modo uomo e natura sono spiritualmente connessi e indipendentemente dal nostro stato d’animo non possiamo far a meno di sentirne gli effetti curativi e rivitalizzanti.