“Vivere nel Regno dei Cieli proprio qui e ora” la conferenza del 29/5/2021

La conferenza che si è tenuta il 29 maggio dell’anno scorso su zoom, è ora disponibile per essere riascoltata da coloro che lo desiderano o che non hanno potuto partecipare.

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La Lezione Biblica

La Lezione Biblica della Scienza Cristiana

Molti auguri di Buon Anno a tutti!

Come ormai molti di voi avranno saputo, da aprile del 2021 le nostre lezioni bibliche non useranno più la versione Luzzi Riveduta della Bibbia che per tanti anni ci ha accompagnato.

Quest’ultima, diventata difficile da reperire, verrà sostituita con la Bibbia Nuova Diodati 91/03 che può essere acquistata in qualsiasi libreria specializzata in testi religiosi.

La decisione è stata presa dalla Chiesa Madre dopo un’attenta valutazione e un lungo processo di revisione che ha confermato la corrispondenza della Nuova Diodati 91/03 con la versione della Bibbia inglese King James, da sempre in uso.

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Conferenze della Scienza Cristiana 2019

“Il Cristianesimo spirituale che ristabilisce la salute” è il titolo della seconda conferenza presentata della Scienza Cristiana per il 2019. A presentarla sarà Kari Mashos, membro del Consiglio per le Conferenze della Scienza Cristiana di Boston, il 6 giugno a Roma ed il 7 giugno a Firenze. Continua a leggere

Riunione Annuale della Scienza Cristiana 2018

La Chiesa può essere “un luogo di luce”, dicono gli Scientisti Cristiani alla riunione annuale di Boston di quest’anno (di Kevin Ness)

4 giugno 2018

Al giorno d’oggi, per molte persone l’espressione inglese “mandare pensieri e preghiere” è diventata un cliché privo di significato; ma durante la Riunione Annuale degli Scientisti Cristiani, svoltasi il 4 giugno scorso, è stato dimostrato il contrario e questa affermazione rovesciata.

I membri della Chiesa si sono riuniti nella Chiesa Madre della Scienza Cristiana a Boston ed in diretta streaming da tutto il mondo per ascoltare e condividere le esperienze che hanno dimostrato quale influenza potente può avere sulla vita delle persone, la preghiera radicata nell’amore e quanto miglioramento e guarigione possa portare ad un mondo afflitto da tanti problemi.

Il tema della riunione era tratto dal Nuovo Testamento: “Se viviamo nello spirito, camminiamo altresì nello spirito”. “Non dobbiamo limitarci alle parole, bensì percorrere anche il cammino”, ha detto Scott Preller, membro del Consiglio dei Direttori, “assumendoci la responsabilità delle nostre azioni l’uno verso l’altro, in modo da lasciare veramente che lo Spirito, l’amore reale dell’uno per l’altro, ci animi”.

I 5 membri del Consiglio della denominazione hanno da poco concluso 17 riunioni regionali con i membri della chiesa negli Stati Uniti ed in Europa. Ulteriori riunioni sono già programmate in Nord America ed in altri continenti. Il Consiglio ha dichiarato che lo scopo era quello di incontrare faccia a faccia il maggior numero di membri possibile, per ascoltarli e parlare.

Raccontando di queste riunioni ai membri, il Consiglio ha parlato con franchezza delle questioni difficili che la chiesa, così come le altre denominazioni cristiane e la società più in generale stanno affrontando. Ma ha anche evidenziato di aver trovato una “nuova vitalità, un impegno più profondo verso i valori fondamentali”, e quella che definisce una nuova energia e un nuovo desiderio dei membri di lavorare insieme come chiesa “per essere una forza per il bene nel mondo”.

Il commento di Robin Hoagland, Presidente del Consiglio per quest’anno è stato “Abbiamo visto più e più volte che ciò che conta di più è l’effettivo vivere spirituale e l’amore sincero. Abbiamo ascoltato dai membri tantissime esperienze di guarigioni di malattie debilitanti o incurabili, conseguenza naturale quando percepiamo la vicinanza della realtà dello Spirito, l’amore di Dio”.

Un resoconto letto durante la Riunione Annuale, faceva riferimento ad uno studio pratica degli Scientisti Cristiani, presentato in Asia ad una conferenza accademica internazionale su religione e guarigione. “Che significato può avere un’esperienza simile per degli studenti obbiettivi?” si chiede il resoconto durante la relazione, riferendosi al naturale scetticismo che molti provano nei confronti della guarigione spirituale in un’epoca di progresso tecnologico sempre più rapido.

In questo resoconto si riconosce che non ci si può avvicinare alla pratica della guarigione cristiana “in modo dogmatico o cieco… e non si tratta di una decisione che gli Scientisti Cristiani imporrebbero agli altri”. Eppure “le esperienze di guarigione degli Scientisti Cristiani… potrebbero avere qualcosa da insegnare a tutti noi” riguardo le più profonde “fonti di guarigione nella vita delle persone” e “riguardo la nostra comune umanità ed essenza spirituale”.

La Chiesa del Cristo, Scientista, fondata da Mary Baker Eddy nel 1879, ha chiese filiali in circa 70 paesi. Alla riunione i responsabili della Chiesa hanno annunciato che é stata completata una nuova traduzione del libro di Mary Baker Eddy, Scienza e Salute con Chiave delle Scritture in Igbo, una lingua che viene parlata prevalentemente in Nigeria. L’autrice considerava le Scritture come “la mappa della vita”, e la Bibbia, insieme al libro di Mary Baker Eddy, è considerato il “Pastore” della chiesa.

I membri della denominazione hanno provenienze e percorsi di vita diversi. Il nuovo presidente della Chiesa, Keith Wommack, practitioner e insegnante della Scienza Cristiana a Corpus Christi in Texas, ha girato con una rock band per dieci anni finché ha deciso di “dedicare ore alla preghiera e allo studio spirituale”, e ad esaudire richieste di aiuto tramite la preghiera.

“L’amore altruista è il cuore della preghiera”, afferma il direttore Rich Evans. “Esso riaccende in noi l’insegnamento del maestro cristiano, Cristo Gesù, amare Dio e l’intera umanità”. Come evidenziato durante un workshop collegato alla riunione — in riferimento alla guarigione di un senza tetto malato — la chiesa é un “luogo di luce” quando la congregazione vive l’amore che Dio esprime.

 

L’essenza vera della vita

 

“Be bold, Be fearless, Be More”! E’ lo slogan scelto quest’anno per l’evento “Race for the Cure” svoltosi recentemente al Circo Massimo. Perdendo un po’ dell’efficacia anglosassone, la traduzione italiana sarebbe “Sii audace, sii coraggiosa e ancor di più” che sembra un po’ sentimentale, ma a detta delle molte donne che ogni anno riescono ad uscire dal tunnel del tumore, affrontare la malattia da guerriere ti aiuta a vincere. Continua a leggere

Un nuovo navigatore

@Glowimages: Close-up of a navigational equipment of a sailboat

Non so voi, ma io sono un vero disastro con le strade. Prima tutti mi prendevano in giro perché nonostante un buon senso dell’orientamento, avevo sempre lo stradario a portata di mano, ma adesso con l’arrivo dei navigatori satellitari i miei problemi in macchina sono finiti, inserisco l’indirizzo e arrivo alla destinazione senza tante deviazioni. Continua a leggere

Generazione di fenomeni

generazione z4Non è solo il titolo di una vecchia canzone degli Stadio ma come potremmo definire gli attuali maggiorenni; i così detti nativi digitali sempre in movimento, affetti da ipercinesi comunicativa, perché nati e cresciuti con tablet e smartphone sempre in mano. Sono i ragazzi nati fra il 1996 e il 2010, la così detta generazione Zeta che con le sue scelte, presto diventerà rilevante per il futuro. Continua a leggere

Primavera di felicità

@Glowimages: Man Enjoying the Afternoon

Quest’anno il 20 marzo non segna solo l’ingresso della primavera, ma la data in cui si celebra la Giornata Mondiale della Felicità. Istituita dall’ONU nel 2012, riconosce la ricerca della felicità come scopo fondamentale dell’umanità, dichiarandola rilevante anche per la crescita economica. Continua a leggere

11 febbraio Giornata Mondiale del Malato

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La malattia, specialmente se grave, mette in crisi la vita del malato e di chi gli sta vicino. Ci si sente sconfitti, impotenti e non se ne comprende il perché, ma è proprio in momenti come questi che possono avvenire trasformazioni interiori che ci aiutano ad andare avanti.



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Fuori dalla depressione

@Glowimages: Nightstand

Tutti i giorni andando a trovare la mia amica in ospedale, vedevo Marta, seduta davanti alla finestra della sua stanza. Con lo sguardo fisso, stava lì per ore, senza parlare. Guardava fuori, ma non sembrava badare a ciò che vedeva, era come spenta o paralizzata dalla malinconia. Dopo alcune settimane seppi da una sua compagna di stanza che soffriva del male oscuro. Me lo disse sottovoce, con un timore riverenziale, come per prenderne distanza.

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