Ho letto con molto interesse un l’articolo riguardo la responsabilità di 3 geni nei confronti della balbuzie. E’ incredibile quanto poco ancora si sa del corpo umano e di come l’interdipendenza o l’assenza di geni causi una malattia e/o un difetto piuttosto che un altro. Non è mia intenzione entrare nel campo medico perché non di mia competenza, ma voglio prendere spunto dal film “Il discorso del Re”per raccontare qualcosa che forse in pochi sanno.
Logue era un abile ed affermato signore australiano, privo delle necessarie qualifiche per esercitare come logopedista, ma nonostante questo sarà proprio lui ad aiutare Re Giorgio VI a guarire dal suo problema. Logue è un personaggio anticonvenzionale, affascinante e appassionato, entusiasta della vita e del suo mestiere che era quello di guarire, esattamente come il mandato della religione della quale faceva parte: la Scienza Cristiana. Nel film, per ovvii motivi, non c’è alcuna evidenza, di questa sua appartenenza, ma nella biografia “Lionel Logue The King’s Mentor” dell’australiano Norman C. Hutchinson si legge come Logue si servisse di idee in associazione ad una pratica guaritrice che si stava diffondendo rapidamente negli anni in cui lui si trasformò da attore, insegnante e oratore a terapeuta del linguaggio.
Queste idee, tratte dalla Scienza Cristiana, si basano sulle guarigioni di Cristo e sono chiaramente espresse nel libro“Scienza e Salute con Chiave delle Scritture”, scritto da Mary Baker Eddy, fondatrice della Scienza Cristiana.
Il passato di Logue come attore ed esperto in dizione, lo mettono in contatto con “alunni” (è così che Logue preferiva chiamare i suoi pazienti) balbuzienti o affetti da disturbi del linguaggio e con tutti, futuro Re incluso, Logue lavora sulla necessità di liberarsi dalla paura che li opprime: “Vorrei si rendesse conto che non può essere governato dalla paura”, dice a Logue al Principe Giorgio nel film. Molto poco si sapeva delle tecniche che l’originale logopedista usava, ma il regista Tom Hooper, prima di girare il film, ha avuto accesso all’archivio tenuto fino ad ora segreto dal nipote di Logue, Mark. Le ricerche di Hooper hanno rivelato che più che concentrarsi sui difetti del linguaggio dati da una deficienza fisica, il trattamento è rivolto ad un malessere di natura mentale. Dunque un approccio spirituale alla guarigione che sradica la paura sulla base di una comprensione della natura di Dio come “amore perfetto” come descritto nella Bibbia.
Non voglio dilungarmi, ma volevo evidenziare come il benessere non è altro che l’integrazione fra il corpo, mente e spirito, nonché il costante sviluppo del significato che ognuno di noi dà alla propria vita. Uno spirito sano riflette benessere sul corpo e la leggerezza di un pensiero privo di materia dà vigore e freschezza alla monotonia delle nostre azioni. Vivere la propria vita ricercando la spiritualità è fonte di benessere ed armonia. E’ questo quanto afferma la Scienza Cristiana, religione ormai praticata da più di 100 anni e sicuramente una voce autorevole in questo campo che testimonia come nella vita pratica il collegamento fra salute e spirito sia costante. Data la natura infinita dello spirito, infinite sono anche le vie per trovare la salute e la guarigione, rivolgendosi ad un potere al di fuori del corpo, un potere spirituale. Al giorno d’oggi ognuno di noi è alla continua ricerca di mezzi e modi meno costosi per rimanere sano ed è anche per questo che la spiritualità e la salute diventeranno alleati sempre più forti.
FONTI
. Logue was a Christian Scientist — Nov 15, 2010 … Lionel Logue was a Christian Scientist and as the Sydney Morning Herald wrote: “As a Christian Scientist, Logue was passionate about healing” …Wikipedia
. Jan 1, 2011 … Logue was a charismatic man, by all accounts, a firm Christian Scientist with faith in himself as a healer. … Logue, Lionel George (1880 – 1953) – Australian Dictionary of Biography
. LOGUE, LIONEL GEORGE (1880-1953), speech therapist, was born on 26 February 1880 at College Town, … A Christian Scientist, Logue was dedicated to healing. http://www.theaustralian.com.au/news